24H SPA FRANCORCHAMPS: SIXTH PLACE AND PRECIOUS POINTS

24H SPA FRANCORCHAMPS: SIXTH PLACE AND PRECIOUS POINTS

24H SPA FRANCORCHAMPS:  SIXTH PLACE AND PRECIOUS POINTS

BLANCPAIN GT ENDURANCE – 24H SPA FRANCORCHAMP
SIXTH PLACE AND PRECIOUS POINTS DESPITE TECHNICAL PROBLEMS: MARCIELLO NOW LEADS THE BLANCPAIN ENDURANCE DRIVERS STANDINGS

One year after his heroic, 14h performance at SPA – when he finished third – Marciello was back in Belgium, at the wheel of Team AKKA-ASP’s GT3 no 88, representing AMG alongside teammates Daniel Juncadella and Tristan Vautier. The expectations were high, but drivers know that in such a long and complicated race, all bets are off. Wednesday was dedicated to the traditional parade in the center of the town, where thousands gathered to admire the race cars. Thursday was a long, busy day: first the free sessions – which the AKKA-ASP team used to work on the set-up – then the pre-qualifying sessions, where the team did well (14th out of 65) but couldn’t bridge the gap with the faster opponents (BMW, Audi, Aston Martin and Porsche). Qualifying took place in the late afternoon: the team managed to finish 12th, within the first twenty (the result being determined by the average time of the three drivers) thus gaining access to the Superpole – but the car once again struggled in the straights due to the sometimes embarrassing slower speed. After dark another free session took place, so that the competitors could test their nighttime-driving skills (Marciello has them in spades, and finished first) and evaluate the set up in colder racing conditions.
On Friday, during the Superpole warm-up, Marciello made a small mistake and damaged the car. As the car was in repairs during the Superpole, the team was automatically relegated to the 20th position.

The race started on Saturday afternoon, and saw Marciello make up for his mistake by gaining 9 positions during his 3 hours stint, thanks to an impressive pace and flawless overtakings. He could have done even better were it not for a transmission problem that made it impossible to downshift more than two gears at the time. Since a repair would have taken more than one hour, the team decided to go on, and agreed that the drivers would avoid shifting to sixth gear so to limit the impact of the downshifting issue. After falling back to 20th Vautier and Juncadella won a few positions, and Marciello completed the remarkable comeback – considered the technical handicap – by sprinting up to third. With six hours already spent behind the wheel, Marciello then rested in view of the triple stint to follow. After a long phase spent between 4th and 5th, the performance gap with the faster cars started to take its toll: Marciello took the wheel again in sixth position, kept it there, passed the baton to Vautier and watched as his teammate did the same during the last stint of the race.

Considered that the transmission problem almost forced the car to retire, the result is highly satisfactory. Marciello, who has driven for a total of 11h, has brought home important points and climbed to the very top of Blancpain Endurance’s drivers standings.

Next week Raffaele will make an initially unplanned appearance in the German GT championship – after which he will be able to get some well-deserved rest. He will be back on the track at the end of August for the 10H of Suzuka, the third stage of the Intercontinental GT Challenge.


SESTA POSIZIONE E PUNTI PREZIOSI PER MARCIELLO NONOSTANTE I PROBLEMI TECNICI: ORA E’ IN TESTA ALLA CLASSIFICA PILOTI BLANCPAIN ENDURANCE

Dopo l’eccelsa prestazione dello scorso anno, dove ricordiamo Marciello ha guidato per ben quattordici ore concludendo la gara in terza posizione assoluta, è giunto il momento di ritornare in Belgio per la settantesima edizione della Total 24H di Spa-Francorchamps. In questa occasione Raffaele ha preso parte alla storica competizione come portacolori AMG a bordo della Mercedes-AMG GT3 numero 88 del Team AKKA-ASP assieme ai compagni Daniel Juncadella e Tristan Vautier. Le aspettative per questa edizione erano davvero elevate, considerando la vittoria sfumata nel 2017 a poco più di un’ora dal termine. Il pacchetto squadra-vettura-piloti è di tutto rispetto ma, come sempre, in una gara di così lunga durata è difficile fare pronostici, essendo numerose le variabili in gioco: il meteo, le neutralizzazioni di gara, i pit-stop azzeccati nel momento più opportuno che possono far guadagnare secondi molto importanti in una competizione che si gioca sul filo dei decimi, anche dopo ventiquattro ore di gara.

Mercoledì i motori si sono accesi esclusivamente per la tradizionale parata che raccoglie migliaia di appassionati lungo il centro storico della cittadina di Spa mentre le vetture da corsa sfilano per le vie. Giovedì è stata la giornata più lunga: si è iniziato con le prove libere, dove la vettura numero 88 non ha montato gomma nuova ed ha preferito lavorare sul set-up in vista della durata dello stint e non della prestazione assoluta; il risultato è stato una macchina ben guidabile ma molto molto più lenta delle case concorrenti sui lunghi tratti veloci del circuito Belga. Medesimo è stato il responso durante la sessione di pre-qualifiche dove non si è riusciti ad andare oltre alla quattordicesima posizione assoluta, su ben sessantacinque vetture iscritte, osservando impotenti lo stradominio di BMW, Audi, Aston Martin e Porsche.

Nel tardo pomeriggio di Giovedì, sono andate in scena le qualifiche che hanno visto guidare nell’ordine Marciello (il più veloce del trio di piloti), Juncadella e Vautier. Come sempre il risultato finale delle prove di qualificazione è dato dalla media dei tre tempi fatti segnare dai piloti nelle rispettive sessioni e, nel caso della 24H di Spa, esclusivamente i primi venti classificati avevano accesso alla Superpole di Venerdì: sessione riservata appunto alle venti vetture più veloci del lotto, pronte a darsi battaglia per strappare il tempo migliore e definire così le prime venti posizioni di partenza della gara.

L’obiettivo di entrare nella Superpole è stato centrato, riuscendo a piazzarsi in dodicesima posizione ma, sempre constatando l’enorme svantaggio nei confronti degli avversarsi, a volte anche imbarazzante sui rettilinei. Giovedì notte, terminate le qualifiche, sono poi andate in scena le prove libere in notturna, volte ad abituare i piloti a guidare al buio ed a valutare il set-up della vettura in condizioni di pista più fresca; in questo caso, Marciello ha piazzato la sua vettura in prima posizione, forte del fatto che le condizioni di poca luminosità sono a lui congeniali. Venerdì tardo pomeriggio, poco prima della Superpole, durante il warm up, purtroppo Raffaele è incappato in un errore, finendo nelle barriere con la vettura danneggiata e dunque impossibilitata a prendere parte alla Superpole. Durante la notte i meccanici hanno lavorato sino a tardi per riparare la vettura e Sabato pomeriggio Marciello ha potuto prendere il via dalla ventesima posizione. Guidando per le prime tre ore, Raffaele è riuscito a risalire sino alla undicesima posizione prima di lasciare il volante per le successive tre ore allo Spagnolo Juncadella. Il passo mostrato da Marciello è stato impressionante ed i sorpassi compiuti gli hanno permesso di riportare notevolmente in gioco la Mercedes numero 88. Purtroppo, già a partire dall’ultima ora di guida di Raffaele e successivamente nell’ora di guida di Juncadella, un problema al cambio si è fatto sempre più sentire, complicando notevolmente il proseguio della corsa. In fase di scalata infatti, non era possibile scalare più di due marce contemporaneamente, cosa che ovviamente rendeva praticamente impossibili le staccate rapide partendo dalla sesta marcia. La scelta era tra il rimanere in pista e vedere quanto si sarebbe potuto proseguire o fermare immediatamente la macchina e provare a sostituire il cambio, compromettendo però la gara, dato che l’intervento avrebbe richiesto più di un’ora di lavoro. Si è scelto di proseguire, evitando di inserire la sesta marcia in modo da avere il rapporto più adeguato nelle curve successive ai veloci rettilinei (soprattutto dunque quinta, quarta e terza, usufruendo della scalata massima di due marce).

Nonostante le avversità, l’equipaggio della Mercedes AMG numero 88 non si è arreso e dopo essere scivolato nuovamente in ventesima posizione, è iniziata la rincorsa. Grazie ad alcune posizioni recuperate da Vautier e Juncadella, Marciello ha ripreso la vettura per altre tre ore di guida e, passo a passo, è riuscito addirittura a portarla dalla sedicesima posizione alla terza posizione assoluta, impresa davvero straordinaria considerando l’handicap tecnico. Dopo le prime sei ore di guida, il Ticinese è riuscito a riposarsi un po’ prima di riprendere il volante per un successivo triplo stint che lo ha visto condurre sempre tra la quarta e la quinta posizione. A questo punto, il gap prestazionale nei confronti delle vetture concorrenti in pista si è fatto maggiormente sentire ed il volante è tornato nelle mani di Raffaele per le sue ultime due ore di guida (sulle undici totali effettuate) in sesta posizione, piazza che è stata mantenuta da Vautier sino alla fine della corsa.

Considerando i presupposti delle prime due ore di gara, quando il ritiro sembrava imminente, ci si piò ritenere ampliamente soddisfatti di quanto ottenuto in questa gara massacrante, riuscendo a segnare punti importanti allo scadere delle dodici e delle ventiquattro ore che hanno permesso a Marciello di portarsi in testa alla classifica assoluta piloti del Blancpain Endurance. La prossima settimana Raffaele scenderà in pista per una gara, non inizialmente prevista, nel campionato GT Tedesco, prima di un po’ di meritato riposo; si ripartirà poi a fine Agosto con la 10H di Suzuka, terzo appuntamento del campionato Intercontinental GT Challenge.

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