A heroic Raffaele Marciello takes the number 90 mercedes to third place after a twists filled marathon

A heroic Raffaele Marciello takes the number 90 mercedes to third place after a twists filled marathon

A heroic Raffaele Marciello takes the number 90 mercedes to third place after a twists filled marathon

A heroic Raffaele Marciello takes the number 90 mercedes to third place after a twists filled marathon

Marciello had high expectations for his SPA debut, and his performance on the track was on par with them: after leading for more then twelve hours, he finished his extraordinary race in third place. Marciello, together with teammates Meadows and Mortara, arrived in Belgium on Tuesday to begin the preparations. Wednesday was dedicated to a spectacular parade in the center of the town, where thousands gathered to admire the race cars. On Thursday, during the free sessions, the AKKA ASP team offered a first taste of things to come by obtaining the fourth best time out of 63 participants. That same evening Marciello held the entire Mercedes paddock spellbound when, thanks to a flawless lap, he scored the best time and handled the notoriously insidious Eau Rouge, Stavelot, and Blanchimont turns without lifting his foot from the gas. Friday was the theater of the warm-up – the last chance to do a check on the car – and of the traditional Superpole, a qualifying session reserved to Thursday’s best drivers, who battle for the first ten rows on the starting grid. A strategic decision by the team forced Marciello to keep a slower pace in order for the car to have a better chance during the main race. The Mercedes thus stared Saturday’ race in thirteenth position, under the eyes of thousands of passionate fans. Marciello drove for the first three hours and climbed to fifth place before passing the wheel to Meadows, who had the bad luck of receiving a drive through penalty and fell back to nineteenth. Mortara won back five place and handed the car to a determined Marciello, who, thanks to a series of fast laps filled with spectacular overtakings and to AKKA ASP’s perfect pit-stop strategy, blew away the competition and grabbed the lead. Now deep in the night and with 16 hours to go, a storm hit the track, complicating Mortara’s stint. He managed to keep the car up front and passed the wheel to Marciello in fourth position. Marciello climbed back on top, and his teammates kept the lead until hour 21. Marciello drove for two more hours before the team had to make a hard choice: keeping a fast pace and receiving a penalty for an overlong stint in between two pit stops, or slowing down and risking losing positions. Marciello kept the lead, but had to make a long pit-stop to avoid the penalty, and unfortunately this gave his opponents the opportunity to catch up. At this point Raffaele had driven for 14 hours out of the race’s 24. Tired and demoralized for having lost the lead because of a technicality, he nonetheless was able to cross the finish line in third place before collapsing as soon as his feet hit the ground. He had been deprived of cold water during the last three hours because of a malfunctioning of the drinking system. His sacrifices made him unable to step on the podium and lift a well deserved third place cup. Still, Marciello’ weekend ended with a smile and with even higher expectations for the next stage of the Blancpain GT Series, which will take place in Budapest from August 25th to August 27th.

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Un eroico Raffaele Marciello porta la mercedes numero 90 in terza posizione, al termine di una vera e propria maratona ricca di colpi di scena

Come da aspettative, il week end appena trascorso alla 24H di Spa-Francorchamps ha portato grandi soddisfazioni a Raffaele Marciello che, in modo eroico, ha condotto una gara davvero esemplare concludendo in terza posizione, dopo circa dodici ore passate al comando. Quando si parla della 24H di Spa, pensare ad un normale week-end di gara è riduttivo perché Raffaele ed i compagni di squadra Edoardo Mortara e Micheal Meadows hanno raggiunto il circuito Belga già il Martedì antecedente l’evento. Dopo aver affrontato i primi briefing tecnici con gli ingegneri, Mercoledì si è tenuta la tradizionale parata nel centro della cittadina di Spa: uno spettacolo davvero molto scenografico che ha visto migliaia di persone in strada per ammirare le vetture da corsa muoversi tra le vie della città. Il Giovedì sono andate in scena le prime prove libere ed immediatamente la Mercedes AMG GT3 numero 90 del Team AKKA ASP ha dimostrato il proprio spessore alle 62 vetture antagoniste piazzandosi in quarta posizione. Nel corso della giornata si sono poi tenute le seconde prove libere che sono servite maggiormente a mettere a punto il set up della vettura per i lunghi stint di gara. La sera di Giovedì, il semaforo è poi diventato verde per dare inizio alle qualifiche ufficiali dell’evento; in questa occasione Raffaele Marciello si è imposto in testa al gruppo di sessantatré vetture segnando il miglior tempo assoluto e catalizzando su di sé l’attenzione dell’intero paddock e degli uomini Mercedes AMG. Il giro di qualificazione di Raffaele è stato pressoché perfetto, nessuna sbavatura e nessuna indecisione nelle curve più insidiose del circuito (tra le quali la storica Eau Rouge, Stavelot e Blanchimont) dove Marciello non ha mai alzato il piede dall’acceleratore, mantenendo le farfalle costantemente aperte al 100%. Venerdì è andato in scena il warm-up, sessione riservata agli ultimi check della vettura, prima della tradizionale Superpole. La Superpole è una sessione di qualificazione esclusivamente riservata ai venti piloti più veloci nelle qualifiche del giorno precedente e serve a stabilire l’ordine di partenza per le prime dieci file del lungo serpentone di vetture. Nel corso della Superpole però Raffaele non ha potuto esprimere il suo pieno potenziale a causa di ordini di scuderia che hanno imposto un passo leggermente più lento rispetto la qualifica del giorno precedente: le conseguenze di un cambio di BOP (Balance of Performance) sfavorevole alle vetture della casa di Stoccarda facevano troppo paura e si è dunque preferito sacrificare la prestazione assoluta in previsione della lunga gara che sarebbe iniziata il giorno successivo. Al termine della Superpole, Marciello si è dunque posizionato in tredicesima posizione, rispettando perfettamente le richieste del Team. Sabato, alle ore 16:30, si è dato il via alla splendida corsa di 24H in una cornice di pubblico molto calorosa: migliaia di persone assiepavano gli spalti e la griglia di partenza in attesa della partenza della storica gara. Il via è stato preso da Raffaele che ha guidato per le prime tre ore di gara: immediatamente la rimonta di Marciello è partita con il coltello tra i denti e, a ventuno ore dal termine, ha lasciato la vettura al compagno di squadra Michael Meadows in quinta posizione, guadagnando ben otto posizioni rispetto la partenza. Nelle prime tre ore di gara Raffaele è stato costantemente il più veloce in pista ed è riuscito a districarsi perfettamente nel traffico delle vetture più lente ancora molto compattate. Nel corso delle due ore di guida di Meadows, purtroppo la vettura numero 90 ha ricevuto un Drive Through per infrangimento dei Track Limits imposti dal regolamento ed è nuovamente scivolata indietro sino alla diciannovesima posizione, vanificando la rimonta appena svolta da Marciello. Dopo Meadows è stato il turno di Mortara che ha preso il volante della vettura ed è riuscito a risalire sino alla quattordicesima posizione. Al termine dello stint di Mortara, Marciello è risalito in auto più agguerrito che mai e con tre ore di guida davanti a sé per recuperare il più possibile. Incatenando una serie di giri veloci e sorpassi millimetrici, Marciello è riuscito a risalire sino alla prima posizione, avanzando dunque di tredici posizioni rispetto l’inizio del proprio stint. In queste fasi, oltre alla velocità del pilota, è stato di grande aiuto il supporto strategico del Team AKKA ASP che ha fatto fermare Raffaele per i pit-stop di rifornimento sempre nei momenti più opportuni e vantaggiosi (virtual safety car e safety car). A sedici ore dal termine, in piena notte, il volante è stato preso da Mortara che ha dovuto affrontare anche uno stint di guida sotto una pioggia torrenziale giunta improvvisamente sul circuito. Dopo aver cambiato i dischi e le pastiglie dell’impianto frenante, Mortara ha riconsegnato la vettura a Marciello in quarta posizione. Raffaele ha dunque ripreso la gara nella notte più profonda affrontando con grande costanza le tre ore di guida che gli spettavano. A dieci ore dal termine, Raffaele è riuscito a riportare le vettura in testa alla classifica, riconsegnandola al compagno di squadra Meadows in prima posizione. Michael ha condotto la propria ora di gara in modo pulito ed ordinato prima di lasciare il volante nuovamente a Mortara che ha mantenuto la testa della corsa. A otto ore dal termine è toccato nuovamente a Marciello tornare alla guida e con grande perizia, la vettura AMG numero 90 è riuscita a consolidare la prima posizione con un vantaggio di ben diciassette secondi sull’Audi in seconda posizione (da sottolineare anche un testacoda nel quale Marciello è stato coinvolto senza colpa a causa di una entrata troppo aggressiva da parte dell’Audi di Renè Rast). A sei ore dal termine è salito in vettura Edoardo Mortara che ha mantenuto la testa della corsa sino alle ultime tre ore di gara: sarebbe infatti toccato a Marciello portare la Mercedes numero 90 sino al traguardo. Raffaele, un po’ stanco ma fortemente motivato a concludere la gara in prima posizione, è salito al voltante della sua vettura conducendo due ore di gara pressochè perfette: sempre in testa e lontano da qualsiasi tipo di errore. All’avvicinarsi dell’ultimo pit stop però, è arrivato l’ordine a Marciello di rallentare pesantemente il proprio passo gara, al fine di evitare una penalità che sarebbe scattata nel caso in cui l’ultimo stint di guida fosse durato più di sessantacinque minuti (durata massima di guida tra un pit stop ed il successivo). A questo punto le scelte del team erano due: o continuare in testa alla corsa e incappare inevitabilmente in una penalità (o in un pit-stop di eccessiva durata) oppure rallentare il più possibile in pista, cercando di non farsi comunque sopravanzare dall’Audi in seconda posizione. Giunti all’ultimo pit stop, Marciello è dunque entrato in pit-lane sempre in testa alla corsa, pronto a ripartire per l’ultima ora di gara. Purtroppo però Raffaele è stato costretto ad una sosta prolungata nei box proprio per evitare la penalità sopracitata ed è potuto ripartire solamente dopo trenta secondi di attesa statica senza alcun intervento sulla vettura, secondi preziosi in cui gli avversari sono riusciti a sopravanzare. Nel corso dell’ultima ora di gara, ormai sfinito e demoralizzato per la vittoria sfumata per questioni regolamentari, Marciello ha guidato stringendo i denti e cercando di dare forza al proprio fisico che stava chiedendo aiuto dopo ben quattordici ore di guida su ventiquattro ore di gara. Giunto al traguardo in terza posizione, Raffaele è riuscito a riportare la vettura nel parco chiuso, senza però riuscire a scendere dalla stessa. Aiutato dai compagni, Marciello si è accasciato a terra completamente stremato dal lavoro appena svolto. Con quattro stint da tre ore ciascuno ed uno stint da due ore, Marciello ha condotto la propria vettura per ben quattordici sempre al limite e svolgendo il compito richiesto dal team che crede fortemente in Raffaele ed aveva assolutamente bisogna di questa sua prestazione per raggiungere il risultato ottenuto. Da sottolineare anche che nelle ultime tre ore di gara, oltre alla stanchezza è anche intervenuta una forte disidratazione a causa di un malfunzionamento nel sistema di abbeveramento del pilota che ha obbligato Marciello ha servirsi solamente di pochissima acqua per di più molto calda (le temperature in auto raggiungevano i cinquanta gradi nel corso dell’ultima parte della gara). Grazie ad un supporto immediato da parte dei medici della pista e dei medici AMG, Marciello è riuscito a piano piano a riprendersi grazie ad una flebo e ad un po’ di riposo, non riuscendo però a salire sul podio per alzare la tanto meritata coppa del terzo posto. Un po’ acciaccati ma con il sorriso, si abbandona la pista di Spa-Francorchamps in attesa del prossimo appuntamento del Blancpain GT Series che si terrà a Budapest dal 25 al 27 Agosto.

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