Marciello pushed hard in the Abu Dhabi Ferrari test
“Am I happy? Of course I am!” a thrilled Raffaele Marciello told us after the official Ferrari tests in Abu Dhabi. He was given the opportunity to drive the 2014 Ferrari F1 car and he made the most of it, accomplishing 91 laps without encountering problems. He was second quickest in the test behind Pascal Wehrle, a promising young driver from the Mercedes team, and in front of Max Verstappen, the 17 years old prodigy who will drive for Toro Rosso next season.
“I wanted to show my skills and I am really pleased. It was a dream come true. I did a lot of kilometres, I worked hard for the team, and I still had 4 or 5 tenths of margin – not bad considering it was my first experience with a F1 car. Could I become Ferrari’s third driver? I hope so, but it’s not only up to me…”
Lello didn’t forget to send a thought to his friend Jules Bianchi, who was badly injured in a crash in Suzuka: “It is impossible not to think of him. We entered the Ferrari Academy at the same time, and one of the reasons I’m here today is that Jules is not. From Jules I learned to always push hard, which is why it was so important to do so today.”
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Raffaele Marciello velocissimo con la Ferrari
“Se sono felice? Certo che lo sono!” È un Raffaele Marciello molto soddisfatto quello che parla al termine dei test ufficiali di F1 di Abu Dhabi. Lello ha avuto l’opportunità di guidare la Ferrari che ha appena concluso il campionato, inanellando 91 giri senza registrare alcun problema. E il riscontro cronometrico parla molto chiaro: il pilota di Caslano ha chiuso la sessione con il secondo tempo assoluto, alle spalle del tedesco Pascal Wehrlein, giovane promessa del vivaio Mercedes, ma davanti a Max Verstappen, 17enne già in orbita Toro Rosso.
“Volevo fare bene – ha spiegato Lello – Volevo dimostrare di essere bravo e sono davvero contento. È stato come avverare un sogno! Ho fatto molti chilometri, tanto lavoro per la squadra e in quanto ai tempi avevo ancora 4-5 decimi di margine, considerando che era la prima volta su una F1. Aver guidato la Ferrari è stata ovviamente una grande emozione e un sogno realizzato. Se potrò diventare terzo pilota della rossa? Ci spero, ma non dipende da me…”
Un pensiero affettuoso è poi andato al suo grande amico Jules Bianchi, in coma dopo l’incidente di ottobre a Suzuka: “È stato impossibile non pensare a lui… Io e Jules siamo entrati insieme nella Ferrari Driver Academy, e se io sono qui oggi è anche perché lui non c’è. Da Jules ho imparato a spingere sempre al massimo e qui ho provato a farlo anche per lui.”